Walter Ghidini – “Soglie”

Walter Ghidini - "Soglie"

Lunedì 30 gennaio 2017:
Desidero ringraziare a nome della 9m2 gallery tutti i partecipanti al finissage di sabato 28 gennaio 2017 all’esposizione “Soglie” di Walter Ghidini. E’ stato un vero successo.
Desidero inoltre ringraziare sentitamente il Vicesidaco di Morcote, nella persona di Andrea Soldini, per le toccanti parole profuse.
Come richiesto da diverse persone, è già in lavorazione un libro che raccoglierà tutti gli scatti fatti dal fotografo Walter Ghidini delle porte, portoni, catenacci e lucchetti presenti nel borgo storico di Morcote. Il libro sarà in vendita presso la 9m2 gallery, firmato dall’autore e in apposita confezione.
 

Anno nuovo – Esposizione nuova!

La 9m2 gallery di Morcote è lieta di presentare l’esposizione dal titolo “Soglie” che vede protagonisti dettagli del borgo di Morcote. Il corpo di lavoro prevede stampe con misure 50x70cm, 40x50cm ed infine 30x40cm. Vi è inoltre un trittico dai colori particolari comprendente 3 immagini dal formato 13x18cm e stampate su carta fotografica matte.
L’entrata è gratuita e sarà visitabile dall’11 gennaio al 31 gennaio. Catalogo disponibile in galleria.

Presentazione esposizione
Il patrimonio rituale e metodologico delle tradizioni spirituali d’Oriente e d’Occidente attribuisce alla “porta” una simbologia ampia e ricca di significato. Nelle diverse culture l’atto del “varcare una soglia” ha il significato di riunirsi ad un mondo nuovo e la porta rappresenta la separazione o la comunicazione tra i due ambiti, non solo come identificazione dello spazio fisico che delimita l’esterno dall’interno o viceversa, ma anche come passaggio tra due livelli: il noto e l’ignoto, il profano e il sacro. Come la porta definisce il limite tra il mondo estraneo e quello domestico di una normale abitazione, così la porta di un tempio identifica il passaggio tra il mondo profano e quello sacro. A seconda che essa si apra o si chiuda diventa il simbolo della separazione o della comunicazione. La soglia, segnalata spesso simbolicamente con una pietra infissa nel terreno, con un gradino, con un palo o con un portico, diviene il punto d’incontro dei due livelli. Anche la porta della città svolge una analoga funzione, con lo scopo di preservare e di separare la comunità dallo spazio “caotico”, dalla landa che si estende oltre di essa. In Grecia la porta è il luogo di Hermes, dio dei cambiamenti di stato, colui per il quale non esistono né serratura, né recinto, né confine. La sua immagine veniva collocata sulla porta delle case, affinché la soglia ne venisse protetta. La porta acquisisce la valenza di “espressione” divenendo una sorta di “porta-volto” in grado di esprimere compiutamente l’essenza dell’edificio di cui fa parte. Il passaggio, la porta, è anche elemento di identificazione della vita, che non è altro che un continuo varcare soglie, attraverso il passaggio da una fase all’altra: dalla nascita alla morte attraverso la crescita, il matrimonio, la maternità/paternità, lo studio, il lavoro. Passaggi comuni agli umani, ma che l’individuo deve affrontare per accedere da una stanza all’altra; dal momento del primo ingresso nell’edificio, con la nascita, e attraverso una serie di transiti intermedi, ma che può costituire, a sua volta, passaggio verso altri edifici, trasformando l’intero percorso effettuato durante la vita in una tappa verso l’aggregazione al mondo ultraterreno.
Articolo scritto da Maria Angela Gelati

Walter Ghidini – biografia
Nato nel 1965 a Neuchâtel è fotografo professionista da oltre un ventennio. La passione per la fotografia nasce da bambino, quando, con la vecchia macchina di papà al collo, inizia le proprie esplorazioni personali. Negli anni della scolarità la fotografia non è ancora materia di studio e così il mestiere lo impara “sul campo” facendo un po’ di tutto, lavorando per altri fotografi più affermati ed iniziando a operare come reporter freelance. Sono queste prime esperienze che fanno nascere in lui la passione per il reportage e, in particolare, il reportage di matrimonio. Non è facile affermare un proprio stile in un ambito così commerciale, ma con determinazione egli porta avanti negli anni il suo progetto sino a farlo divenire realtà. L’incontro con la moglie Katia, anch’essa fotografa professionista, è determinante ed oggi i due sono titolari del marchio MAKRO photographers che conta due studi di fotografia in Ticino, uno a Morcote e l’altro a Lugano-Pregassona. E’ inoltre membro dell’associazione nazionale svizzera fotografi professionisti (SBF), di quella italiana (TAU Visual), di Fearless Photographers e di ISPWP (International Society of Professional Wedding Photographers). Dal 2015 è inoltre a capo di AV Informatica, il primo centro di assistenza Apple autorizzato in Ticino. Katia Mandelli Ghidini

FINISSAGE ESPOSIZIONE “SOGLIE” DI Walter Ghidini
Sabato 28 gennaio 2017 dalle ore 16 alle ore 18
presso la 9m2 gallery di Morcote