La 9m2 gallery presenta l’artista Patrizia Martin Rossi. La sua esposizione dal titolo “Improvvisazioni” sarà visitabile dall’8 maggio al 5 giugno 2017.
Patrizia propone i suoi lavori pittorici su tela, prediligendo l’equilibrio del formato quadrato.
Aperitivo con l’artista: domenica 21 maggio 2017 ore 10-12.
L’entrata è libera e le visite sono su appuntamento. Il catalogo è disponibile in galleria.
Clicca qui per vedere le foto dell’aperitivo con artista di domenica 21 maggio 2017.
Presentazione a cura dell’artista:
Mi chiamo Patrizia , per tutti Patti.
Sono nata 47 anni fa a Locarno, vivo con mio marito Giancarlo a Bellinzona e lavoro part time presso una grande banca.
Sin da bambina sono stata iniziata ai primi rudimenti dell’arte da mio padre, il quale aveva frequentato l’accademia di belle arti a Venezia e mi insegnò ad usare i colori ad olio, la china , la tempera…
Ho così potuto sperimentare le varie tecniche che mi hanno permesso di esprimermi in seguito quale autodidatta.
Crescendo le mie aspettative erano rivolte al creare ; desideravo essere stilista di moda o lavorare nell’ambito della grafica pubblicitaria.
Avrei frequentato la CSIA ma optai invece per la Scuola Cantonale di Commercio, cosa che non mi impedì di coltivare la mia passione per l’arte. Mi divertivo a dipingere magliettte, jeans e, disegnando col carboncino e la sanguigna, mi affinavo anche nello studio del corpo umano.
Mi sono sposata molto giovane, continuando a lavorare come impiegata.
L’amore per l’arte è sempre stato presente e mi mettevo alla prova, disegnando e dipingendo, copiando i grandi artisti quali Seurat o Klimt, secondo i miei colori.
Mi impegnai anche a dipingere grandi murales e frequentai lezioni private di disegno tecnico e trompe l’oeil.
Attorno ai 30 anni scoprii la pittura secondo il metodo di Rudolf Steiner e non la abbandonai piu’.
Si utilizzano svariate tecniche dal colore acquarellato, alle velature , alla tecnica mista acquarello e pastello.
La pittura secondo il metodo Steiner mi ha conquistata perché, a differenza del disegno, che richiede disciplina, lascia spazio alla creatività piu’ pura.
Lavorando con il colore qui si abbandonano gli schemi mentali che ci portano a voler ottenere un determinato disegno. Ci si lascia stupire da quello che appare dopo la stesura di tutti i colori e si decide quindi se lasciare emergere o meno le figure che appaiono.
Spesso quanto si concretizza sul foglio o sulla tela è collegato con un racconto iniziale, il quale può essere una meditazione o uno stralcio di letture di Steiner, ma si tratta molto spesso di riflessioni profonde che ci mettono in contatto con la nostra interiorità.
Difatti questo tipo di pittura viene anche definito acquarello dell’anima in quanto permette di entrare in contatto con la propria parte piu’ nascosta ed intima; è un lavoro introspettivo che permette di sciogliere certi nodi, come il colore si scioglie con l’acqua.
In questa mia prima mostra mi sono lasciata spesso condurre da tale filosofia, senza a tutti costi ricercare dei paesaggi o delle figure , lavoro fintantoché non intravvedo qualcosa che poi enfatizzo.
In altre occasioni mi sono lasciata ispirare dalla bellezza della natura.
Da qui il titolo “Improvvisazioni”.
Ho lavorato utilizzando il gesso che mi permette di dare corpo alla tela , inserendo a volte carta da pacco o strisce di juta e poi prevalentemente con pastello, acrilico, matite e pennarelli.
Nei miei quadri si intravvedono talvolta paesaggi onirici, incantati, oppure personaggi muti ma in movimento, portatori di messaggi .
Oppure ancora banchi di pesci, che mi riportano al mare che amo molto.
Ognuno puo’ dare una propria interpretazione personale al dipinto che ha davanti.
A me piace pensare che possano aprire delle piccole porte che ci proiettano in un mondo parallelo, permeato di calma, di luce di atmosfere soffuse e soffici. …………… un posto in cui rimanere per un attimo sospesi a riprendere fiato.
Voglio esprimere i miei ringraziamenti a mio padre mio mentore, a mia madre da sempre mia fan, a Diana Neve mia insegnante di acquarello e cara amica.
Un grazie con tanto affetto a Mary che mi ha spronato a mettermi in gioco con questa mostra e mi ha presentato Katia Mandelli Ghidini.